La lotta alle zanzare? Poco efficaci i pipistrelli (notturni) contro la zanzara tigre (prevalentemente diurna), così come le piante aromatiche e gli ultrasuoni.
Comunicato stampa
“Per ottenere risultati bisogna pianificare interventi continuativi e nei tempi giusti, con la collaborazione tra cittadini e amministrazioni” spiega Dino Gramellini, Direttore Tecnico di Anticimex.
Milano, giugno 2014 – Con l’estate e i primi caldi arriva anche l’immancabile compagnia delle zanzare: in questi mesi, infatti, si raggiunge l’apice del loro periodo riproduttivo tanto che, se si escludono formiche e termiti, il loro numero supera di gran lunga quello di qualunque altra specie animale del nostro Pianeta. In tutto il mondo esistono oltre 3.200 specie di zanzara, mentre in Italia ne vivono stabilmente circa una sessantina.
Numerose città sono vittime di infestazione di zanzare del gruppo Culex pipiens (zanzara comune) e di alcune specie di Aedes, fra cui Aedes albopictus, più comunemente chiamata zanzare tigre, per gli anelli chiari della sua livrea. Le prime ci disturbano durante la notte, mentre la zanzara tigre è attiva soprattutto durante il giorno. Questi insetti volanti, oltre ad essere fastidiosi, sono anche vettori di malattie, come malaria, dengue ed altre forme virali, nocive per la salute di uomini e animali. Per questo motivo le amministrazioni avviano campagne di disinfestazione con trattamenti larvicidi identificando gli habitat ove è più efficacie intervenire, alle quali si accompagnano trattamenti contro gli insetti adulti.
“L’impegno delle amministrazioni è ammirevole, ma l’unica soluzione, per liberarci seriamente dall’invasione di zanzare, è quella di pianificare interventi mirati e continuativi nell’arco dell’intero anno, con il coinvolgimento attivo dei cittadini – spiega Dino Gramellini, Direttore Tecnico di Anticimex Italia – Gli interventi contro le larve devono rispettare i tempi e le cadenze riportate nelle etichette dei prodotti insetticidi, che a volte hanno la durata solo di un paio di settimane. Comuni e Province intervengono però solo sulle aree di proprietà pubblica, che costituiscono una minima parte del patrimonio della città: la manutenzione della proprietà privata deve essere una responsabilità dei cittadini, anche perché, come tutti possiamo vedere, le zanzare sono animali ‘mobili’ alla ricerca del luogo ideale dove proliferare e dove poter pungere”
Per impedire alle larve di zanzara di svilupparsi, i cittadini devono adottare alcuni accorgimenti pratici contro i ristagni d’acqua, luogo privilegiato da questi insetti per depositare le uova.
Le regole per prevenire la riproduzione delle zanzare sono poche e precise: i cittadini devono eliminare i sottovasi o per lo meno evitare il ristagno di acqua al loro interno; verificare che le grondaie siano pulite; coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere ben tese e tenere pulite fontane e vasche ornamentali.
Bisogna perciò evitare di accumulare contenitori che possono raccogliere anche piccole quantità di acqua stagnante; lasciare che l’acqua ristagni sui teli utilizzati per coprire cumuli di materiale e legna; lasciare gli annaffiatoi e i secchi con l’apertura verso l’alto e lasciare le piscine gonfiabili e altri giochi pieni di acqua per più giorni, nonché svuotare i sottovasi o altri contenitori perché al loro interno potrebbero già esserci la larve di zanzare.
E contro le zanzare adulte cosa si può fare?
“Per proteggere i propri cittadini, molti Comuni hanno installato dei rifugi per pipistrelli: naturali nemici delle zanzare, con l’obiettivo di aumentarne la diffusione. Una buona soluzione, che si rivela però poco efficaci contro la zanzara tigre, dal momento che questa ci dà il tormento di giorno e il pipistrello è un predatore notturno - racconta Gramellini - Le abitazioni con giardini o aree verdi in genere oggi possono essere protette grazie alla tecnologia: gli emettitori di ultrasuoni non sono per nulla efficaci, ma si possono adottare i sistemi di disinfestazione automatica che permettono al privato di poter programmare giorni e orari di intervento, nebulizzando piretro o repellenti (rosmarino, aglio) nei momenti più idonei ed in assoluta autonomia. Il noleggio o l’acquisto di questi sistemi permette quindi di intervenire in maniera mirata, nei modi e nei tempi corretti per prevenire e contenere il fastidioso problema zanzare”
In casa si possono usare piastrine e vaporizzatori elettrici che contengono piretroidi e “devono essere perciò usati con cautela, evitando di soggiornare nella stanza in cui sono in funzionamento, soprattutto se non è ben arieggiata. Per questo la soluzione migliore è quella delle zanzariere, barriere efficaci contro questi piccoli fastidiosi insetti” consiglia Gramellini.
Per chi preferisce metodi più naturali ci sono piante come i gerani, il basilico, il rosmarino, che hanno una funzione repellente, ma non tale purtroppo da salvarci dalle punture. Fuori casa, invece, i repellenti cutanei restano la soluzione più efficace a nostra disposizione, anche se non assicurano una protezione al 100%. “Sarebbe opportuno spruzzarli non solo sulla pelle, ma anche sugli abiti: in questo modo interferiranno, con più efficacia, con i sensori delle zanzare impedendo loro di individuare i vasi sanguigni” conclude Gramellini.
Anticimex Srl azienda di disinfestazione leader in Italia, presente su tutto il territorio nazionale, isole comprese, con 27 unità operative e oltre 400 dipendenti.